Mercoledì, 24 Febbraio 2021
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L'ombra della Stella di Lorena Lusetti

L'ombra della Stella di Lorena Lusetti

Dal blog i-libri – 24 febbraio 2021

Recensito da Elpis Bruno

L’ombra della stella di Lorena Lusetti 

Una disavventura lavorativa induce Stella Spada a cambiare vita. La società ove è impiegata come segretaria di direzione ridimensiona il personale dipendente e dunque Stella, suo malgrado, deve reinventarsi un’occupazione.

Il caso vuole che un’agenzia d’investigazioni private sia alla ricerca di un collaboratore (“Qui ci sono quasi cinquecento mail da leggere che si sono accumulate in più di tre mesi”). In modo fortuito e non senza equivoci, Stella viene associata da Silvia (“Aveva accettato di lavorare nello studio come socia, con uno stipendio proporzionato agli incassi”), la titolare dell’agenzia nella quale lavora anche il fotografo Jack. L’impatto con i nuovi colleghi è pieno di screzi e malintesi, ma il nuovo lavoro consente a Stella di riscoprire un’identità forse repressa sino ad allora e un nuovo senso di libertà.

Il primo caso da affrontare è la misteriosa sparizione di Carmen Arveda, moglie di un compassato diplomatico che vive a palazzo alla guisa dei nobili con un sinistro maggiordomo, Enrique (“i tetri abitanti del Collegio di Spagna”), un ibrido tra Dracula e il maggiordomo dei gialli inglesi.

Ben presto il caso criminale appassiona Stella, che subito s’imbatte nella doppia vita di Carmen (“L’immagine della ricca e raffinata madre di famiglia, nobile, elegante e riservata… non coincideva con quella della di una spregiudicata scrittrice di genere erotico”) e, in un secondo tempo, dopo che viene ritrovato il cadavere di una donna di nome Carmen, nel losco giro della prostituzione sul quale aleggia la terribile figura di Maman. Tanto più che, nel corso dell’indagine, Silvia fa una brutta fine e Stella si ritrova, improvvisamente, unica titolare dell’agenzia investigativa (“Adesso sei tu il capo”).

Sotto l’egida dell’ironia, se non della vera e propria verve comica di Lorena Lusetti, nel corso di questa prima avventura si delineano i “topoi” che caratterizzeranno i romanzi della serie: su tutti, il rapporto di amore-odio con l’affascinante commissario Marconi (“Sono certa che al commissario non importava poi tanto dei suoi mocassini di Armani appena comperati”), i dialoghi con il fantasma di Silvia (“Sei morta o non sei morta?”) e la strana inclinazione forcaiola di Stella, che s’improvvisa terribile giustiziera, imbocca scorciatoie risolutive e sovverte il tradizionale rapporto tra inquirente, ricercato  e giustizia istituzionale (“Credeva di avere distrutto un nido di vespe, invece aveva bruciato solo l’ape regina”) dei gialli classici.

Non è dato sapere se la pericolosa e sbrigativa tendenza di Stella sia l’effetto del trauma per il cambiamento improvviso di vita (“Alla normalità ci si abitua a tal punto che spaventa l’idea di uscirne per intraprendere qualcosa di nuovo”) o se piuttosto sia la libera espressione di una natura impulsiva e irrefrenabile (“Sono irruente, istintiva, niente affatto diplomatica”)… forse troveremo la risposta nelle prossime puntate della serie!

Vero è che il finale de L’ombra della stella è pirotecnico in senso letterale e, tra i fuochi d’artificio, il lettore assiste allibito e divertito alla metamorfosi di Stella che da madre di famiglia si trasforma in terribile mantide.

Bruno Elpis


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